Dietrich Bonhoeffer (Gentes 4/2005)
Dietrich Bonhoeffer. Un’esistenza sospesa tra cielo e terra
“Non vivrò oltre i 37 anni”. Quando il giovane professor Dietrich Bonhoeffer, brillante, energico e dalla gioia contagiosa se ne uscì con questa frase, in presenza di un suo studente, destò stupore e sconforto nel suo giovane discepolo. Al di là della vena provocatoria che sempre lo contraddistingueva, era come se Dietrich Bonhoeffer percepisse la sensazione di avere poco tempo a sua disposizione e pertanto dovesse darsi da fare per concludere qualcosa di buono nel minor tempo possibile. Ripercorrendo la sua biografia, benché sia vissuto tre anni oltre la sua predizione, tutto ciò appare palese: in pochissimi anni ha raggiunto vette considerevoli affermandosi da subito sia in Germania che all’estero.
Dietrich Bonhoeffer nasce il 4 febbraio 1906 a Breslavia, ma la sua famiglia era di origine berlinese. Sesto di otto figli. È una famiglia dell’alta borghesia, molto importante e molto in vista, dalle relazioni ai più alti livelli dell’amministrazione dello stato. Il padre Karl era un eminente professore della facoltà di psichiatria e di neurologia dell’università di Berlino, ateneo in cui lo stesso Dietrich Bonhoeffer insegnerà negli anni successivi. Paula, la madre, era invece una delle poche donne tedesche laureate del tempo.
Dietrich Bonhoeffer sceglie di studiare teologia, una scelta “anomala” per i suoi familiari, i quali benché frequentassero la Chiesa luterana, guardavano con una punta di ironia sia alla Chiesa stessa che alla teologia, convinti che la vera cultura moderna fosse rappresenta più che altro dalla cultura laica e dal pensiero scientifico. Studia, dunque, a Tübingen e all’università di Berlino, ingegno brillante, allievo di Karl Barth. Termina i suoi studi nel 1927 con la celebre dissertazione “Sanctorum Communio” (“La Comunione dei santi”), un testo dedicato alla Chiesa. Frequenta intanto con assiduità la Comunità. Quando annuncia di voler diventare un pastore, i parenti reagiscono male. Suo fratello più anziano (un fisico di spicco), prova a dissuaderlo sostenendo che la Chiesa è ormai debole e fallimentare: a tale provocazione lui risponde: “Se la Chiesa è realmente ciò che dite essa è, allora dovrò darmi da fare per riformarla”.
Scarica il numero Dietrich Bonhoeffer di Gentes 4/2005
Sommario
EDITORIALE
Liberazione, di P. Nevola sj
STUDIO
Dietrich Bonhoeffer. Un’esistenza sospesa tra cielo e terra, di Salvatore Purcaro
- Dio al centro della vita
- L’onnipotenza di Dio
- Il nome di Dio
- La pedagogia di Dio
- L’umiltà di Dio
- La pace di Dio
- Il cristiano, uomo dell’aldiquà
- Profeta di speranza
- Maestro di compassione
- Esperto nell’ascolto
- Amante della Vita
- Artefice del futuro
- L’amore psichico e l’amore spirituale
- La verifica del cristiano
- Dietrich Bonhoeffer e la questione ebraica
L’Eredità di mons. Romero di Bartolomeo Sorge S.I.