Natale in guerra (da Gentes, 3/2014)
In cammino: lettera di un Natale in guerra (con approfondimento) e riflessioni dai campi estivi
Natale in guerra. Più volte Papa Francesco, riferendosi all’attuale scenario internazionale, ha definito lo status come quello di una vera e propria guerra mondiale. Non è ufficialmente dichiarata, ma è combattuta a macchia di leopardo su vari fronti, soprattutto mediorientali, ma non solo.
L’avanzata dell’Isis e l’incancrenimento delle tensioni nell’est Ucraina, sono i fermenti più evidenti.
Sappiamo bene però che le cose non nascono da sole, meno che meno queste tensioni così gravi. Non possiamo semplicisticamente attribuirle al demonio quasi che il dio negativo possa saltare a piè pari le nostre coscienze e responsabilità. Il demone va smascherato nelle ingiustizie di sempre: una non mai stabilita volontà di porre fine al contenzioso tra israeliani e palestinesi, favorendo finalmente la costituzione di uno Stato Palestinese totalmente libero ed autonomo; le ingerenze occidentali sui viadotti petroliferi (alimentate da continue politiche divide et impera dei paesi ricchi sui più poveri); la vendita di armi sempre più sofisticate; la rinascita di imperialismi politici ed economici che bloccano la legittima volontà dei popoli ad autodeterminarsi.
Gesù, canta la filastrocca natalizia, «viene in una grotta al freddo e al gelo». In realtà torna a nascere in un clima che nel mediterraneo sarà piuttosto “caldo”, non solo per la tropicalizzazione atmosferica, ma per le incandescenti chiusure dei paesi ricchi verso i migranti. Clima caldo anche in casa nostra per i dissesti idro-ecologici e per le instabilità sociali che le nuove prospettive della jobs act hanno trasmesso ai ceti più deboli, cui vengono tolte sicurezze senza l’offerta – per ora – di alcun credibile ammortizzatore sociale.
Insicurezze, guerre, atrocità, cataclismi: pare si stiano realizzando alla lettera i sanguinosi vaticini apocalittici. Ma è proprio all’Apocalittica biblica che dobbiamo guardare se vogliamo celebrare degnamente il Natale e non farci rubare la Speranza.
Nel mezzo del conflitto infatti si staglia vittorioso l’Agnello! È la vittoria del Cristo, «mite agnello redentor», così come lo cantiamo a Natale. È la vittoria della mitezza, dell’umiltà, del servizio. La vittoria c’è ed è sicura se la si cerca non nella potenza del danaro, né in quella delle armi o delle ideologie religiose che, bestemmiando il Dio vivo, esaltano la morte sulla vita. La vittoria c’è e sarà certa se non si combatterà il drago con le stesse sue armi.
Le nostre armi vogliono allora essere simili a quelle dell’Agnello. Si chiamano verità, povertà, umiltà disarmante; gioia nella solidarietà; accoglienza che sa condividere pane e calore umano. Sono le beatitudini evangeliche.
Sì, Gesù che nasce ha bisogno di un altro calore. Non è quello del fuoco e degli spari, degli autunni caldi che automaticamente seguono ai tagli dei servizi pubblici spesa e del mobbing. Gesù reclama il calore proprio di un corpo umano che sa abbracciare ed amare.
Appare allora sensato aver puntato, in questa terza monografia dell’annata, all’accostamento tra un tema di emergenza mondiale, la guerra mediorientale (rubrica studio) con articoli di risonanza sulle esperienze estive compiute dai nostri volontari a Cuba, Perù e Romania (rubrica vita Lega). Il collante è una pagina poco nota del grande scienziato Einstein, una lettera in cui confida a sua figlia quale fu la vera scoperta della sua vita, il “principio” che regge l’universo: la legge dell’Amore. Fuori da questo “principio” non c’è collante, manca il senso, non c’è salvezza. Il generoso impegno dei nostri ragazzi è una risposta al problema del male. È credere nell’amore. Rispondere con una rinnovata fede nell’Amore ai conflitti mondiali appena accennati può apparire banale. Non ci risulta esistano però ricette più convincenti capaci d’ispirare l’agire concreto.
Gesù bambino ci prenda per mano e ci aiuti a rinnovare la nostra fiducia nell’amore che tutto crede, tutto spera, tutto sopporta, tutto vince.
Buon Natale
Scarica il numero In cammino – Natale in guerra di Gentes 3/2014
Sommario
EDITORIALE
Natale in guerra, di Massimo Nevola sj
STUDIO
La Grande Guerra Mediorientale, di Luciano Larivera sj
RIFLESSIONE
Einstein alla figlia
Note pechinesi, di Massimo Marnetto
VITA LEGA
Cuba
La Habana: all’Edad de Oro il primato della persona, di Andrea Di Lorenzo
Il reciproco dono della missione, di Gabriele Ciccarelli
Perù
Campo 2014: tornare a casa, di Francesco Serra
Romania
Sighet: una provocazione sfrontata ai miei egoismi stringenti, di Oscar Del Monaco
Un nuovo cuore, il nostro, di Lucrezia Imperiali
Lettera ai benefattori, di P. Massimo Nevola sj
INDICE GENERALE 2014