Primavera araba 2.0 (da Gentes 1/2013)
Egitto, Giordania, Libia, Israele, Tunisia, Siria. Viaggio nella Primavera araba 2.0
Sono trascorsi due anni da quando Mohamed Bouazizi, un giovane venditore ambulante tunisino, si è dato fuoco in protesta contro le autorità di Tunisi, ispirando quel movimento popolare che ha attraversato tutto il Medioriente e il Maghreb ed è stato ribattezzato Primavera Araba. Alcuni rintracciano la prima scintilla di questo fermento politico e sociale ancora prima, nel “campo della dignità” di Gdeim Izik, 12 chilometri a sud di El Ayun, allestito nell’ottobre 2010 dai Saharawi che chiedevano l’indipendenza dal Marocco. La Primavera Araba è lo spartiacque della storia recente dei paesi nell’area nordafricana e mediorientale. Egitto, Libia, Tunisia e Yemen si sono liberati da decenni di dittature personalistiche. In Marocco e Giordania, le leadership al potere hanno intrapreso blande riforme per andare incontro alle richieste della piazza.
A distanza di due anni, il furore rivoluzionario ha ceduto il passo al lungo e travagliato cammino delle riforme. Ad eccezione della Siria, dove la Primavera Araba ha assunto i tratti di una sanguinosa guerra civile che ha già provocato più di 60mila vittime. Le sfide che questi paesi si trovano ad affrontare altro non sono che il lascito di decenni di leadership autoritarie, di una redistribuzione non equa della ricchezza e di una scarsa garanzia di diritti umani e libertà fondamentali.
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Sommario
EDITORIALE
Elezioni, di Leonardo Becchetti
STUDIO
Primavera araba 2.0, di Mara Carro e Maurizio Debanne
MISSIONE E SOCIETÀ
Emi insider, di Pier Maria Mazzola
FORMAZIONE GIOVANI
Alla scuola della Parola, di Massimo Nevola sj
VITA LEGA
KENYA
Dalle Sisters di Ongata Rongai, di Alberto Bottini
Pensieri su Nairobi, di Giacomo Mennuni